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In questo articolo esploreremo come affrontare la preparazione di fronte a questo tipo di risposte e come ottenere un esito di tipo positivo.
Punti chiave:
- Perché i recruiter fanno questa domanda: I selezionatori vogliono conoscere il tuo percorso professionale, le competenze più rilevanti e la tua motivazione.
- Gli errori da evitare: Divagare troppo, essere troppo generici, ripetere il CV parola per parola o non mostrare entusiasmo per la posizione sono tra gli errori più comuni.
- Come strutturare la risposta: Il metodo più efficace è Past – Present – Future, che ti aiuta a fornire una presentazione chiara e sintetica, mettendo in evidenza le esperienze e le competenze più rilevanti.
Focalizzarsi su 4 Punti Chiave nel "Parlami di Te"
Per rendere la risposta ancora più efficace, è importante concentrarsi su questi quattro aspetti fondamentali:
- Studi ed esperienze: Fornisci un riepilogo chiaro e mirato del tuo percorso.
- Competenze e soft skills: Metti in luce le abilità che ti rendono il candidato ideale per la posizione.
- Contributo per l’azienda: Spiega in che modo potresti essere un valore aggiunto.
- Interesse per il ruolo: Mostra che hai fatto ricerca e che hai le idee chiare sui tuoi obiettivi professionali.
Come Strutturare la Risposta in Modo Efficace
Un metodo efficace per rispondere alla domanda "Mi parli di lei" è il modello Past – Present – Future, che aiuta a costruire una narrazione chiara e coerente:

1. Passato: Studi ed Esperienze Rilevanti
Il primo passo è fornire una breve introduzione sul proprio percorso accademico e le esperienze lavorative più significative. Non è necessario raccontare l’intera storia professionale, ma bisogna selezionare le informazioni più pertinenti per il ruolo per cui ci si candida.
2. Presente: Competenze e Ruolo Attuale
Dopo aver illustrato il passato, è fondamentale spiegare cosa fai attualmente, quali competenze tecniche hai sviluppato e come queste si collegano alla nuova posizione.
3. Futuro: Obiettivi Professionali e Motivazione per la Candidatura
L’ultima parte della risposta deve essere dedicata al futuro. Spiega perché sei interessato alla posizione, quali sono i tuoi obiettivi di lavoro e come pensi di contribuire all’azienda.
I Consigli da Tenere a Mente
Essere sintetici, collegare la risposta al lavoro per cui ti candidi, e soprattutto mantenere una sicurezza che trasmetta competenza sono tutte cose essenziali, ma ci sono altri consigli che potete tenere a mente per rispondere alla domanda "parlami di te" ad un colloquio di lavoro.

Preparare la Risposta in Anticipo
Il primo passo per rispondere alla domanda "parlami di te" con successo è una preparazione adeguata. È fondamentale pianificare in anticipo cosa dire, ma soprattutto, come farlo.
L’obiettivo è quello di fornire una sintesi concisa della propria esperienza e delle proprie competenze, facendo emergere come queste possano essere utili per il ruolo per cui ci si candida. La risposta dovrebbe durare circa uno o due minuti, evitando di dilungarsi troppo.
Questa risposta è efficace perché mostra risultati concreti che il recruiter può apprezzare, mettendo in evidenza le capacità e l’impatto che il candidato ha avuto nel suo precedente ruolo.
Sintetizzare senza Tralasciare Informazioni Chiave
Se il recruiter ti ha invitato a un colloquio, è perché è già interessato a te come candidato, e ora vuole capire meglio chi sei nel contesto del lavoro.
L'idea è di raccontare la tua storia in modo che risulti rilevante per il posto per cui ti stai candidando. Non limitarti a ripetere le informazioni già presenti nel curriculum, ma piuttosto collega le tue esperienze passate agli obiettivi e alle responsabilità che il ruolo implica.
Ad esempio, se il lavoro per cui ti candidi richiede un approccio orientato ai risultati, dovresti enfatizzare esperienze che evidenziano il tuo successo nel raggiungere obiettivi concreti, come l'aumento delle vendite, il miglioramento dell'efficienza o il potenziamento delle competenze relazionali con i clienti.
Essere Naturale e Sicuro di Sé
Durante il colloquio, rispondere alla domanda "Parlami di te" con sicurezza è fondamentale. La paura di sbagliare o la difficoltà nel rispondere possono minare la tua impressione complessiva. Prendersi il tempo necessario per preparare la risposta e fare pratica ti aiuterà a ridurre l'ansia.
Simula il colloquio di lavoro con amici o colleghi per migliorare la tua presentazione. Cerca di mantenere il tono naturale e professionale, senza esagerare con formalità o discorsi troppo complessi.
Un modo efficace per rispondere senza andare in difficoltà è pensare a ciò che un datore di lavoro vorrebbe sentire. Pensa ai profili ricercati e ai compiti previsti per il ruolo. Mostra come puoi risolvere le difficoltà che l’azienda potrebbe affrontare e come le tue competenze si rivelano determinanti.
Essere Pronti a Rispondere alle Domande Successive
La risposta alla domanda "Mi parli di lei" potrebbe aprire la porta a domande successive che richiedono maggiori dettagli su specifiche esperienze o situazioni lavorative. Preparati a rispondere con esempi concreti che dimostrano il valore che hai apportato nelle esperienze passate.
Essere pronti a mostrare come affronti le sfide lavorative e come puoi portare valore all’azienda è un modo per consolidare l’impressione positiva che hai dato in apertura.
Gli Errori da Evitare nella Risposta
Quando un selezionatore pone la domanda "Parlami di te", sta cercando di valutare il tuo profilo professionale e il tuo modo di presentarti.
Tuttavia, molti candidati commettono errori che possono compromettere l’esito del colloquio di lavoro. Per massimizzare le possibilità di successo, ecco gli sbagli più comuni da evitare.

Ripetere il CV in Modo Meccanico
Uno degli errori più frequenti è limitarsi a ripetere il curriculum senza aggiungere valore alla propria presentazione. Il recruiter ha già letto il tuo curriculum e vuole comprendere meglio la tua esperienza attraverso esempi concreti.
Invece di elencare i tuoi ruoli precedenti, cerca di spiegare come le tue competenze ti rendano il candidato ideale per la posizione.
Questa seconda risposta è più efficace perché mostra risultati concreti e dimostra come il candidato possa portare valore.
Divagare Troppo su Aspetti Personali
È importante mantenere un tono naturale, ma durante il colloquio di lavoro, non bisogna cadere nell’errore di parlare eccessivamente di sé senza collegare le informazioni al posto per cui ci si candida.
Il selezionatore vuole conoscere le tue competenze e le tue soft skills, non dettagli sulla tua vita privata o i tuoi interessi che non aggiungono valore.
Un buon consiglio è mettersi nei panni dei datori di lavoro: chiediti sempre quali informazioni possano essere utili ai fini della selezione.
Essere Troppo Generici o Eccessivamente Lunghi
Un altro errore comune è dare una risposta troppo ampia o vaga. Rispondere con frasi generiche come "Sono una persona dinamica e motivata" non offre un quadro chiaro del tuo valore. Allo stesso tempo, risposte troppo lunghe rischiano di far perdere l’attenzione del selezionatore.
Essere chiari e concisi aiuta a lasciare un’impressione positiva e facilita la conversazione.
Non Mostrare Entusiasmo per la Posizione
Il motivo principale per cui alcuni candidati non superano la selezione è la mancanza di entusiasmo per il ruolo. Un selezionatore vuole vedere che hai un vero interesse per l’azienda e che sei motivato a crescere nel tuo percorso di carriera.
Mostrare passione e un chiaro allineamento tra la tua esperienza e il ruolo è un fattore determinante per l’esito del colloquio di lavoro.
Essere Poco Preparati
Non riflettere prima sul proprio percorso professionale o su come collegare la propria esperienza con il ruolo che si sta cercando può dare l’impressione di mancanza di motivazione e sicurezza.
È fondamentale prendersi del tempo per pensare ai punti salienti della propria carriera e preparare una risposta coerente alle domande comuni.
Essere preparati aiuta a rispondere alla domanda in modo chiaro e convincente, aumentando le possibilità di successo.
Non Adattare la Risposta al Ruolo
Infine, uno degli errori più gravi che si possono commettere è non adattare la risposta al ruolo per cui ci si sta candidando.
Ogni lavoro ha requisiti specifici e un buon candidato sa come valorizzare le proprie competenze in relazione a ciò che l’azienda sta cercando. Non farlo potrebbe far sembrare che non hai compreso le aspettative del selezionatore.
Adattare la risposta dimostra che conosci le esigenze dell’azienda e sei pronto a contribuire in modo efficace.
Perché i Recruiter Fanno Questa Domanda
Serve per rompere il ghiaccio, ma soprattutto per valutare se il candidato è adatto alla posizione.
Da un punto di vista strategico, è un'opportunità per il datore di lavoro di ottenere informazioni chiave in modo spontaneo e senza la rigidità delle domande più tecniche.
Quando un recruiter chiede "Parlami di te", vuole analizzare diversi aspetti del tuo profilo personale. Vediamo quali sono i principali:

1. Personalità e Valori del Candidato
Oltre alle competenze tecniche, i selezionatori cercano persone che possano integrarsi bene nel team e nella realtà aziendale. Una buona risposta alla domanda deve mostrare il tuo modo di pensare, la tua gestione delle relazioni e i tuoi obiettivi professionali.
Ad esempio, se il ruolo richiede ottime capacità di leadership, puoi menzionare esperienze che dimostrano il tuo successo nella gestione di progetti o nel motivare un team. Questo aiuta a creare una prima impressione positiva e a far capire al responsabile delle selezioni che sei il candidato giusto.
Esempio di risposta per una posizione nel settore sanitario:
2. Competenze e Background Professionale
Un buon candidato sa raccontare il proprio percorso lavorativo mettendo in luce esperienze rilevanti e risultati concreti.
È importante evitare di ripetere il curriculum parola per parola: meglio concentrarsi su pochi punti chiave che mostrano il proprio valore.
Esempio di risposta per una posizione di marketing:
3. Allineamento con la Posizione e l’Azienda
Uno degli errori più comuni nei colloqui è fornire una risposta generica, senza collegare il proprio percorso alla realtà aziendale. I selezionatori vogliono vedere che hai fatto ricerche e che comprendi cosa l’azienda cerca in un candidato.
Esempio di risposta per una startup tecnologica:
Esempio di risposta per una posizione in risorse umane:
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