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Molti candidati non lo inseriscono, pensando che sia irrilevante o che non abbia un impatto diretto sul lavoro per cui si stanno candidando.
Tuttavia, inserire il volontariato nel CV può fare una grande differenza, sia per chi ha poca esperienza lavorativa, sia per chi vuole mostrare competenze trasversali e valori che non emergerebbero in altre sezioni del curriculum.
In questo articolo, esploreremo perché il volontariato è importante, quando è opportuno inserirlo nel curriculum vitae, e come presentarlo al meglio per valorizzare il tuo profilo davanti ai datori di lavoro.
Esempio di CV con la Sezione del Volontariato
Di seguito trovi un esempio pratico di come integrare il volontariato nel curriculum vitae. Questo esempio mostra sia un caso in cui il volontariato è rilevante per la posizione, sia uno in cui serve ad arricchire il profilo.
Come Descrivere le Esperienze di Volontariato
Quando si tratta di inserire il volontariato nel curriculum vitae, è essenziale strutturarlo in modo simile alle esperienze professionali.
Questo approccio non solo dimostra professionalità e organizzazione, ma permette anche al recruiter di valutare il valore delle tue esperienze e delle competenze che hai acquisito.
Ecco come farlo nel modo più efficace, dal curriculum a che tipo di risposta dovresti dare durante un colloquio.
Strutturare le Esperienze di Volontariato
Per presentare il volontariato nel curriculum vitae, utilizza lo stesso formato che useresti per una qualsiasi esperienza professionale. Dovresti includere informazioni come il ruolo che hai ricoperto, l'ente o organizzazione per cui hai lavorato, la durata dell'esperienza e una descrizione delle tue mansioni.
Questo permette al recruiter di capire subito il tipo di attività che hai svolto e come queste possano essere rilevanti per il ruolo azienda per cui ti candidi.
Ad esempio:
In questo esempio, hai evidenziato il ruolo ricoperto, l'organizzazione e la durata, seguiti da un elenco di mansioni specifiche. Questo formato rende le informazioni facilmente leggibili e rilevanti.
Uso di Parole Chiave Rilevanti
Le parole chiave giocano un ruolo cruciale nel descrivere le tue esperienze di volontariato.
Assicurati di usare termini che mettano in risalto le competenze professionali e le competenze relazionali che hai acquisito o sviluppato. Ad esempio, parole come "coordinamento", "gestione", "comunicazione" o "organizzazione" sono parole che i recruiter cercano nei candidati.
Descrivere le esperienze di volontariato usando parole chiave che evidenziano competenze trasferibili è essenziale per far emergere la rilevanza dell'attività anche in settori che possono non essere direttamente collegati.
Ad esempio, se hai svolto un ruolo di leadership durante il volontariato, puoi enfatizzare la tua capacità di gestire un team o organizzare eventi complessi, competenze molto richieste anche in ambito aziendale.
Ad esempio:
In questo esempio, la descrizione sottolinea l'uso di competenze relazionali come la capacità di comunicare e collaborare con diversi attori, una qualità fondamentale per molti ruoli aziendali.
Esempi Pratici di Formattazione e Descrizione
Quando descrivi le tue attività di volontariato, assicurati di utilizzare un linguaggio chiaro e diretto. Una buona regola è focalizzarsi sui risultati raggiunti e sulle competenze sviluppate nel corso del volontariato.
Utilizzare numeri o risultati misurabili, quando possibile, rende le tue esperienze ancora più tangibili. Ecco un esempio concreto:
In questo caso, l'uso di dati numerici (300 partecipanti, 10.000 euro raccolti) rende l'esperienza concreta e quantificabile, evidenziando sia competenze relazionali (coordinamento di team) che competenze professionali (gestione eventi).
Infine, ricordati che l’obiettivo del volontariato nel CV è mostrare il tuo impegno e la tua dedizione in contesti che possono non essere strettamente professionali, ma che parlano della tua capacità di contribuire e collaborare in ruoli di responsabilità.
Concludi ogni descrizione con un focus sui risultati ottenuti, facendo emergere le tue capacità organizzative e di leadership.
Dove Inserire il Volontariato nel Curriculum Vitae?
Quando decidi di inserire il volontariato nel curriculum, è fondamentale scegliere la posizione giusta all'interno del documento. La sezione in cui collocare questa esperienza dipende principalmente dalla rilevanza che essa ha rispetto al lavoro per cui ti candidi.
Il volontariato può essere inserito nella sezione "Esperienze Professionali" se è strettamente legato al ruolo, o in una sezione separata dedicata esclusivamente al volontariato, quando ha meno attinenza diretta con la posizione desiderata ma offre comunque un contributo significativo al tuo profilo.
Se il volontariato è stato svolto in un contesto professionale simile a quello per cui ti candidi, come un'esperienza in una ONG o in un'associazione che ha a che fare con il settore umanitario, è consigliabile trattarlo come un'esperienza lavorativa vera e propria.
Includere il volontariato nella sezione "Esperienze Professionali" ti permette di evidenziare le tue competenze tecniche acquisite in quel contesto, come la gestione di progetti, l’organizzazione di eventi o l'uso di strumenti specifici come software di gestione o di grafica.
Queste esperienze, oltre a dimostrare il tuo impegno, sottolineano anche capacità utili nel corso di un contesto lavorativo.
Criteri per Decidere Dove Inserire le Esperienze di Volontariato
Uno dei principali fattori da considerare è la rilevanza dell'esperienza di volontariato rispetto al lavoro che stai cercando: di seguito troverai tutti i consigli e le risposte che cerchi su come inserire attività di volontariato no profit nel tuo curriculum vitae.
Se hai fatto volontariato in un ambito legato alla tua professione (ad esempio, se ti sei occupato di gestire la comunicazione per un'associazione benefica e ora ti candidi come social media manager), è opportuno inserire il volontariato tra le esperienze lavorative, proprio come faresti con un lavoro retribuito.
Tuttavia, se il volontariato non è strettamente collegato alla posizione, potrebbe essere più utile creare una sezione separata. In questo modo, il tuo curriculum vitae apparirà meglio strutturato e non rischierai di confondere il recruiter con esperienze non direttamente rilevanti.
Avere una sezione apposita dedicata al volontariato ti permette di dare tridimensionalità al CV e di mostrare soft skills come la capacità di lavorare in team, la flessibilità e la gestione del tempo, che sono sempre apprezzate dai recruiter, indipendentemente dal settore.
Utilizzo del Volontariato per Colmare Lacune o Arricchire il CV
Se hai pochi anni di esperienza lavorativa o ci sono delle lacune temporali nel tuo percorso professionale, il volontariato può essere un ottimo modo per arricchire il curriculum vitae e dimostrare che hai continuato a sviluppare competenze utili, anche in periodi di inattività lavorativa.
Questa è una strategia particolarmente efficace per chi è appena uscito dall'università, per chi sta cambiando settore o per chi è rimasto senza lavoro per un certo periodo di tempo.
Inoltre, il volontariato può arricchire il curriculum vitae non solo in termini di esperienza, ma anche di personalità. Ad esempio, inserire sia il volontariato che la sezione hobby e interessi consente di fornire una visione completa di te come persona.
Mostra che, oltre alle competenze tecniche, hai passioni e valori che si allineano con la cultura aziendale. Questo può fare la differenza nel far emergere il tuo profilo rispetto ad altri candidati.
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