Scrivere un curriculum in 15 minuti
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Dimostrare flessibilità, apertura al cambiamento e disponibilità ad adattarsi alle esigenze aziendali comunica al recruiter che sei una persona pronta a cogliere nuove opportunità, anche al di fuori della tua comfort zone.
Continua a leggere per scoprire dove e come comunicare al meglio questa informazione durante un colloquio, valorizzandola come un punto di forza, senza sembrare generici o poco sinceri.
Punti chiave:
- Dove scriverlo nel CV: indicalo chiaramente in una sezione strategica come il profilo iniziale o accanto ai dati personali.
- Come formulare la frase: usa formule positive e flessibili, senza essere troppo vaghi o assoluti.
- Quando ha senso evidenziarlo: se stai cercando lavoro fuori regione o in settori dove la mobilità è un requisito.
Dove Indicare la Disponibilità al Trasferimento nel CV
Di seguito troverete tutte le informazioni e i consigli necessari per sapere dove indicare la disponibilità al trasferimento nel CV e nei propri profili professionali.

Intestazione o Riepilogo Professionale
L’intestazione del curriculum vitae è la prima sezione che attira l’attenzione del recruiter: si trova subito sotto il nome, il numero di telefono, l’e mail e l’indirizzo. Qui puoi inserire una frase breve e mirata, come:
“Disponibile a trasferte e trasferimenti”, oppure
“Valuto opportunità in altre città”.
Frasi simili si integrano bene all’interno del tuo profilo professionale, soprattutto se il trasferimento rappresenta per te un fattore motivante e parte della tua strategia di crescita.
Indicarlo subito nel profilo iniziale ti posiziona come un candidato flessibile e aperto, qualità sempre più apprezzate dalle aziende in un mercato in continuo aggiornamento.
Sezione Dedicata alla Fine del Curriculum Vitae
Oltre che in alto, puoi inserire l’informazione in una sezione specifica del curriculum, ad esempio sotto “Informazioni aggiuntive”, “Altre competenze” o “Dati personali”.
In questo modo, la tua disponibilità al trasferimento sarà comunque in evidenza, anche se non è il focus principale del tuo profilo.
Scrivere “Disponibilità al trasferimento nazionale e internazionale” o “Automunito, disponibile a trasferimenti immediati” è utile in termini di chiarezza e comunicazione, soprattutto per settori dove la mobilità è richiesta, come il commerciale, l’ingegneria o la consulenza.
Lettera di Presentazione
Se la disponibilità al trasferimento rappresenta un elemento chiave per il tuo percorso, allora la lettera di presentazione è il luogo ideale per spiegarne il motivo, collegandolo alla tua esperienza personale o professionale.
Ad esempio, puoi scrivere:
“Dopo una significativa esperienza in team internazionali, sono pronto/a a cogliere nuove sfide in altre città per contribuire alla crescita dell’azienda anche in nuovi mercati.”
In questo caso, la disponibilità non è solo un dato, ma un elemento integrato nel tuo racconto e nella tua motivazione. Serve a mostrare coerenza tra CV e colloquio, offrendo uno spunto prezioso per la fase di selezione.
Collega la disponibilità alla tua motivazione per mostrare che non si tratta solo di una necessità logistica, ma di una scelta consapevole legata alle tue competenze e ambizioni.
Per saperne di più, consulta alcuni dei nostri migliori articoli scritti da esperti:
- Le Domande Comportamentali Per il Colloquio: Come Rispondere
- Head Hunter e Cacciatori di Teste: Chi Sono e Cosa Fanno Oggi
- Come Mantenere un Buon Ambiente di Lavoro
Come Scriverlo: Esempi Pratici
Se avete bisogno di esempi pratici da inserire, una volta adeguati al vostro curriculum e al vostro modo di presentarvi, ecco qualche frase da usare e gli errori più comuni da evitare all' interno del vostro CV.

Frasi per Chi è Totalmente Disponibile
Queste frasi mostrano massima apertura, un fattore molto apprezzato da recruiter e aziende con sedi in più città o con progetti su scala globale.
- "Completamente disponibile al trasferimento, sia in Italia che all’estero."
- "Disponibilità immediata a trasferirmi per motivi professionali."
- "Massima flessibilità geografica per opportunità di lavoro stimolanti."
- "Aperto a proposte su tutto il territorio nazionale e internazionale."
- "Disponibile a trasferte frequenti o a lungo termine."
Frasi per Disponibilità Parziale o Condizionata
Espressioni come 'valuto' o 'considero' vanno contestualizzate bene, per non sembrare vaghe. In questo caso, il tono rimane professionale ma chiarisce eventuali vincoli.
- "Valuto trasferimenti nelle principali città italiane con interesse specifico per Milano e Roma."
- "Disponibile a trasferirmi in Europa entro sei mesi dal colloquio."
- "Considero opportunità di trasferimento nel Nord Italia o in capitali europee."
- "Disponibilità al trasferimento previo preavviso, per esigenze familiari."
- "Aperto a valutare relocation su base progettuale o a tempo determinato."
Frasi Per Chi ha Vincoli Personali o Familiari
Anche con vincoli è possibile comunicare apertura, mantenendo professionalità e offrendo alternative credibili.
- "Disponibile a trasferte brevi e programmate, con base di residenza invariata."
- "Valuto posizioni in smart working con sporadici spostamenti presso la sede aziendale."
- "Possibilità di trasferimento solo in regioni limitrofe alla mia attuale residenza."
- "Disponibilità a valutare relocation familiare in caso di ruolo strategico."
- "Preferenza per posizioni nella mia regione, ma aperto a soluzioni ibride."
Frasi per la Lettera di Presentazione
Inserire frasi di un certo tipo nella lettera aiuta il datore di lavoro a valutare il tuo profilo già in fase di lettura, evitando incomprensioni durante la selezione.
- "Motivato ad ampliare le mie esperienze professionali, sono disponibile a valutare opportunità che richiedano il trasferimento."
- "Ho già affrontato in passato cambi di città per motivi lavorativi, e sono pronto a farlo di nuovo per un progetto stimolante."
- "Il mio obiettivo è crescere all'interno di un team dinamico, anche fuori dalla mia attuale città di residenza."
- "In linea con le esigenze del ruolo descritto, confermo la mia disponibilità a eventuali spostamenti."
Cosa Evitare: Frasi Vaghe
Molti candidati, per non sembrare troppo vincolati o troppo disponibili, finiscono per usare frasi come “dipende dalle condizioni” o “valuto caso per caso”. Tuttavia, questo approccio può generare incertezza nei datori di lavoro. In un mercato competitivo, i contenuti del cv devono essere trasparenti e pertinenti al ruolo.

Anche espressioni come “forse disponibile a trasferirmi” o “mi piacerebbe ma non so” rischiano di minare la forza della propria candidatura. Meglio evitare frasi ambigue e strutturare bene ogni sezione del proprio curriculum, magari facendo un controllo finale anche sull’ortografia.
Frasi vaghe creano confusione inutile, e possono essere percepite come mancanza di chiarezza o motivazione.
Comunica i Tuoi Vincoli Come Faresti con le Soft Skills
Se, per motivi personali o familiari, non puoi spostarti ovunque per lavoro, non c’è nulla di male. In questi casi, la chiave è la comunicazione efficace: spiegare in modo professionale i limiti geografici, mostrando comunque flessibilità. Un buon esempio potrebbe essere:
- “Disponibile al trasferimento nel Centro-Nord Italia.”
- “Valuto proposte con sede in Europa occidentale.”
Nel curriculum puoi inserire queste indicazioni in fondo, nella sezione “Informazioni aggiuntive”, oppure all’interno del profilo iniziale. Così facendo, dimostri di aver riflettuto sul tuo percorso e sulle tue possibilità reali di spostamento.
Chiarezza non significa rigidità totale, ma dimostra responsabilità e capacità di pianificazione, due competenze molto apprezzate.
Quando è meglio non scriverlo?
Inserire la disponibilità al trasferimento nel curriculum vitae può essere un’ottima strategia, ma non sempre è la scelta giusta. Se non sei realmente disponibile, scriverlo nel tuo cv o nella lettera di presentazione rischia di generare false aspettative nei confronti dei recruiter o dei datori di lavoro.
In questo caso, il tuo profilo potrebbe essere scartato al momento del colloquio, oppure potresti finire in un team o una città che non sei disposto ad accettare. È fondamentale che ci sia coerenza tra ciò che dichiari e la tua reale disponibilità per il lavoro.
In molti profili, la disponibilità geografica può essere un fattore decisivo, ma solo se coerente con l’offerta e con i contenuti del ruolo proposto.
In altri casi, invece, potrebbe essere solo un elemento accessorio e finire per occupare spazio inutile nel CV, soprattutto in quei campi in cui la presenza fisica non è prioritaria (ad esempio nel mondo del digitale o in ambito del lavoro da remoto).
Meglio esplicitare solo nei contesti in cui il trasferimento rappresenta un valore aggiunto: ad esempio, in un’azienda internazionale con più sedi, o in un settore in cui la mobilità è parte integrante del lavoro.
Esperienze all'Estero
Se il tuo aggiornamento professionale include esperienze all’estero o ruoli che richiedevano spostamenti, allora puoi citare queste competenze per dare forza alla tua disponibilità, ma sempre con onestà e nel giusto modo.
Evita di includere questa informazione se non hai intenzione concreta di spostarti da casa, oppure se stai inviando una candidatura per una posizione chiaramente locale. In questi casi, l’evidenza di una falsa apertura potrebbe portare a errori di selezione, malintesi, o peggio, a un colloquio inutile per entrambe le parti.
Per concludere, il consiglio è semplice: scrivilo solo quando rappresenta un vantaggio competitivo, e lascia perdere se non sei convinto. La trasparenza nel proprio CV, come nella comunicazione durante il processo di selezione, è una soft skill apprezzata tanto quanto le competenze tecniche.
Ricorda che il tuo biglietto da visita, quindi il tuo curriculum, deve raccontare chi sei davvero, e non solo ciò che pensi i recruiter vogliano leggere.
Perché Sapere della Disponibilità al Trasferimento per i Datori di Lavoro
Vi starete chiedendo perché è così fondamentale aggiungere questo tipo di informazioni ad un CV: ecco spiegato perché una azienda o un datore di lavoro ci tengono a sapere queste informazioni, oltrea alle esperienze che inserite nel CV.

In un mercato del lavoro sempre più dinamico, indicare la disponibilità al trasferimento nel curriculum vitae è un elemento strategico. Dimostra flessibilità, apertura al cambiamento e una forte capacità di adattamento, qualità fondamentali per chi vuole crescere all’interno di un’azienda.
Questo vale soprattutto per aziende strutturate, con più sedi o che operano a livello internazionale. Per un recruiter, sapere che un candidato è aperto a spostarsi rende la candidatura più interessante e allarga le possibilità di assegnazione del ruolo anche in altre città o paesi.
Non tutti i trasferimenti sono uguali. Alcuni datori di lavoro potrebbero cercare profili disponibili solo a livello nazionale, mentre altri potrebbero avere necessità di inserire candidati disposti a spostarsi in un altro paese. È quindi utile specificare chiaramente il tipo di trasferimento che sei disposto ad accettare.
Distinguere tra mobilità nazionale e internazionale aiuta a gestire le aspettative sia del candidato sia del datore di lavoro e facilita una comunicazione più trasparente durante il colloquio.
Molti candidati trascurano questo dettaglio, ma inserire questa informazione nel proprio CV può realmente fare la differenza. Quando due profili sono simili per competenze, soft skills e esperienze, la disponibilità al trasferimento può diventare il fattore decisivo.
È un modo semplice ma efficace per aumentare la probabilità di assunzione, soprattutto se la sede proposta è fuori dalla propria città di residenza.
Per alcuni ruoli, in particolare nei settori tecnici, logistici, vendite o manageriali, questa apertura può risultare un vero e proprio biglietto da visita professionale.
✔️ La disponibilità può essere decisiva nel confronto con altri profili, specialmente quando la posizione richiede flessibilità geografica.