Curriculum vitae da autista: guida alla stesura con esempi
Il curriculum vitae da autista è un documento formale e personale nel quale ciascun candidato deve inserire i propri dati personali, la propria formazione, le proprie competenze e conoscenze in ambito lavorativo.
Nelle prossime righe ti spiegheremo come realizzare un CV da autista degno di nota, che valorizzi le tue competenze e qualità, grazie a numerosi esempi concreti e tratti da altri curriculum di successo, di modo che tu possa realizzare il tuo biglietto da visita professionale in autonomia senza commettere errori ed ottenere il mestiere che tanto desideri.
Esempio di curriculum vitae da autista
Maurizio Gioacchini
Corriere
+39 347 932 8912
maurizio.gioacchini@gmail.com
Roma, Italia
linkedIn.com/it/maurizio-gioacchini
Profilo Professionale
Corriere con due anni di esperienza nel trasporto merci in varie parti d’Italia. Mi ritengo una persona flessibile, puntuale e precisa, con capacità di saper gestire gli imprevisti (come la riparazione del mezzo). Sono automunito ed in possesso della patente di categoria B. Mi piace molto viaggiare e prendermi cura del prossimo.
Esperienza lavorativa
Corriere presso “Bartolini”, Roma (Italia)
Maggio 2020 – in corso
Traguardi raggiunti:
- Consegna e recupero merci presso i clienti,
- Firma delle bolle di consegna e trasporto, sia per il trasporto che la consegna delle merci,
- Capacità di gestire eventuali imprevisti,
- Abilità di consegnare la merce entro i tempi prestabiliti,
- Conoscenza del mezzo con cui vengono effettuate le consegne,
- Sicurezza e capacità di usare una mappa geografica.
Istruzione
Diploma di maturità scientifica presso il Liceo Scientifico “Camillo Cavour”, Roma (Italia)
Luglio 2018
Obiettivi raggiunti: Tesi in “La Chimica secondo Walter White”, voto complessivo: 75/100.
Certificazioni
Patente B, Luglio 2015 – Roma
Competenze
Gestione degli imprevisti, cura del cliente, puntualità, automunito, flessibilità negli orari e nelle consegne
Chi è, quanto prende e cosa fa un autista
Un autista non è solo un professionista che si occupa di guidare un mezzo pubblico (p.es un autobus) o privato (p.es un taxi), ma è molto di più.
Per quanto siamo abituati a pensare, oltre a guidare, l’autista si occupa della sicurezza dei passeggeri, di garantire loro un certo comfort di viaggio, di facilitare la salita e discesa nei luoghi di fermata, oltre che raggiungere la meta prevista nel minor tempo possibile, sapendo gestire eventuali problematiche che potrebbero presentarsi. Inoltre, può occuparsi di vendere e controllare i biglietti, oltre che seguire itinerari prefissati con fermate e luoghi prestabiliti.
Tuttavia, quanto abbiamo appena espresso non è tutto, perché la figura professionale dell’autista può avere diverse sfumature; può essere abilitata al trasporto di persone, come abbiamo visto, ma può anche trasportare merci, animali o carichi eccezionali.
Anche l’autista che si occupa di trasportare le merci ha dei compiti ben definiti, come quello di sorvegliare il carico/scarico delle merci, sia esso manuale o con muletto, verificare l’integrità della merce in fase di trasporto e consegna, oltre che organizzare il magazzino.
La guida dei vari mezzi di trasporto
Ciò che deve saper fare un autista è: guidare (e tenere sempre alta la concentrazione). Il saper guidare è un requisito comune richiesto a tutti gli autisti, poiché è ciò che dovranno fare per la maggior parte del giorno.
Esistono diverse tipologie di veicoli e l’autista deve avere una patente specifica per poter guidare una determinata categoria, oltre che saper manovrare quel veicolo con destrezza, conoscerne peso e dimensioni, comprenderne il funzionamento e, in caso, saper gestire piccoli guasti.
L’autista deve conoscere il codice e le norme che regolano il trasporto su strada sia del paese di residenza che dei paesi esteri (p.es. delle strade Europee).
Infine, per poter trasportare determinati prodotti o carichi, come merci pericolose (vedi le sostanze chimiche), merci deperibili, animali vivi o carichi eccezionali, potrebbero essere richieste delle abilitazioni o qualifiche.
Gli orari di lavoro
Offrendo diverse possibilità, l’autista può avere sia orari di lavoro fissi che regolari; un esempio sono gli autisti che si occupano del trasporto pubblico, che in genere hanno degli orari da rispettare, mentre altre categorie di autisti hanno orari più flessibili (vedi i corrieri ed i camionisti, che possono viaggiare anche per giorni e su lunghe distanze).
Il mezzo
Un appunto va fatto anche sul mezzo, che può essere sia di proprietà dell’autista, come succede per i tassisti che per i corrieri, che dell’azienda per cui l’autista lavora, come accade per il trasporto pubblico.
Quanto guadagna un autista?
Sulla base di alcune ricerche, in media un autista al mese in Italia prende 1.950€ lordi, ossia 12€ all’ora (per un totale di 23.400€ annui). Un autista “entry level” percepisce uno stipendio di 21.000€ lordi all’anno, mentre un esperto può arrivare anche a 30.000€.
Queste cifre non sono universali e possono variare in base alla tipologia di mezzo guidato, dal numero di ore lavorate al giorno, dalla regione e dal fatto se un autista è un libero professionista o meno.
I diversi tipi di patente di guida
Come accennato, per un autista è indispensabile avere una patente.
Ad oggi, le diverse categorie di patente di guida sono:
- A: permettono la guida dei ciclomotori e dei motocicli. Questa categoria si divide in quattro gradi, che variano a seconda della potenza del mezzo (AM dai 14 anni, A1 dai 16 anni, A2 dai 18 anni ed A da 20 anni in su);
- B: serve a coloro che devono guidare mezzi a quattro ruote e si ottiene dai 16 anni (per la patente B1) o dai 18 anni (per la B2, B96 e BE);
- C: è necessaria per veicoli con peso compreso tra le 3 tonnellate e mezzo e le 7 tonnellate e mezzo, ma che non trasportano più di 8 passeggeri (oltre al conducente). La patente C si ottiene dopo aver raggiunto la maggior età (se si è in possesso almeno della patente B);
- D: serve questa tipologia di patente per coloro che intendono trasportare al massimo 16 passeggeri con un mezzo lungo al massimo 8 metri. Questa patente la si può prendere dopo aver compiuto 21 anni (se si è in possesso almeno della patente B);
- KA e KB: serve per guidare mezzi con una massa totale di 1300kg in “servizio di noleggio con conducente”. Si può ottenere la KA (se si è in possesso della patente A) e la KB (se si è in possesso della patente B) dopo aver compiuto 21 anni;
- CQC: con questa patente si possono guidare veicoli (di categoria D1, D e/o D+E) per il trasporto di persone, oppure veicoli (di categoria C1, C e/o C+E) per il trasporto merci;
- CFP-ADR: è una patente di guida particolare (divise in B,A, B+esplosivi, B+radioattivi) che serve per guidare veicoli che trasportano, ad esempio, merci pericolose.
Perciò, a seconda del trasporto, è necessario avere un tipo specifico di patente.
Come scrivere un buon curriculum da autista?
Scrivere un curriculum non è difficile e non ci vuole un titolo di studio particolare, ma scrivere un buon curriculum è un altro paio di maniche. Per riuscire nell’intento ed ottenere un documento di qualità dovrai seguire delle linee guida, evitando l’effetto “improvvisato”, che ti aiuteranno nella stesura delle informazioni e nella realizzazione della struttura.
Possiamo riassumere questi punti chiave in quattro aspetti di cui parleremo ampiamente nel prossimo paragrafo.
I quattro aspetti da non sottovalutare mai
Le regole su cui basarsi per realizzare un buon curriculum si basano sui seguenti quattro aspetti:
- Struttura: rappresenta i diversi elementi che costituiscono il curriculum ed il modo con cui questi stanno assieme. Perciò, quando si parla di struttura di un CV ci si riferisce alla disposizione dei fatti inseriti ed al modo con cui questi vengono esposti;
- Formato: si intende l’ordine con cui vengono mostrati i dati (p.es. in ordine cronologico piuttosto che mettendo in luce prima le qualità e, in secondo piano, l’ordine degli eventi o i momenti in cui sono state acquisite le competenze);
- Design: è l’aspetto estetico del CV. La scelta del design del CV da autista è molto soggettiva, perché dipende dal tuo gusto personale, ma ti consigliamo di rimanere sul semplice. Il motivo è che l’aspetto grafico non dovrà distogliere l’attenzione del lettore rispetto alle informazioni che hai scritto;
- Correttezza: questo termine può riferirsi a molte cose, tra cui la correttezza dei dati inseriti e che questi siano scritti in maniera corretta, privi di errori grammaticali o ortografici.
Le sezioni del CV da autista
La parte più importante del curriculum autista, così come di un qualsiasi curriculum vitae autista, sono le informazioni presenti al suo interno. Al fine di evitare l’effetto “monolite” di testo, è necessario separare le informazioni in più sezioni, ciascuna delle quali dovrà contenere un paio di eventi sintetizzati in due o tre righe.
Nel CV da autista ti consigliamo di inserire le diverse sezioni:
- Introduzione,
- Profilo Professionale,
- Esperienze lavorative,
- Istruzione e formazione,
- Competenze.
Inoltre, nel caso ti avanzasse dello spazio, puoi inserire un paragrafo aggiuntivo con eventuali certificazioni ottenute nel corso del tempo o interessi personali che hanno fatto di te la persona che sei oggi. Andiamo a dare un’occhiata più nel dettaglio a ciascuna di queste sezioni.
L’introduzione dell’autista
Nell’introduzione dovrai inserire alcune informazioni personali che descrivono chi sei, dove ti trovi e com’è possibile mettersi in contatto con te. Le informazioni che dovrai indicare in questo paragrafo sono:
- Nome e cognome,
- Professione,
- Numero di telefono,
- Indirizzo e-mail,
- Luogo in cui ti trovi,
- Profilo LinkedIn (opzionale).
Per semplicità, abbiamo realizzato due modelli di esempio, uno corretto ed uno errato, da inserire nel CV autista.
Il Profilo Professionale
Se l’introduzione risulterà essere piuttosto “statica”, perché conterrà le informazioni di base di ogni candidato, nella sezione del profilo professionale hai maggior margine di creatività, perché dovrai parlare di te, di ciò che fai e delle tue qualità.
In tre o quattro righe, cerca di riassumere chi sei, cosa fai e da quanto lo fai, oltre che descrivere le soft skills che ti caratterizzano. Guardiamo l’esempio che segue per capire meglio cosa scrivere:
Esperienze lavorative
La sezione dedicata alle esperienze lavorative è cruciale, perché permetterà ai datori di lavoro ed alle risorse umane di capire cos’hai fatto sino ad ora, per quanto tempo e dove.
Sulla base dei lavori svolti fino ad ora e del ruolo che ricopri attualmente, indica i due o tre lavori svolti più di recente (o quelli di maggior rilievo) e per ciascuno di essi includi i seguenti dettagli:
- Figura professionale ricoperta,
- Nome e sede dell’azienda per cui hai lavorato,
- Intervallo di occupazione,
- Traguardi raggiunti e competenze acquisite.
Ecco un esempio concreto relativo alle esperienze lavorative.
Istruzione e Formazione
Passiamo ora ad un’altra sezione molto importante, ossia quella legata all’istruzione ed al percorso di studi.
A differenza di altri lavori, nel caso di un autista la formazione potrebbe non essere solo quella scolastica, perché anche la formazione legata ad una particolare patente ottenuta potrebbe essere valida.
Ad ogni modo, per ogni titolo di studio o diploma acquisito, dovrai indicare:
- Nome del titolo di studio,
- Luogo (scuola o ateneo) presso il quale hai conseguito il titolo,
- Anno e mese di conseguimento titolo,
- Breve descrizione di quanto svolto.
Va sottolineato che questo paragrafo è particolarmente importante per tutti coloro che non hanno molta esperienza (ad esempio gli studenti); se non hai molto da scrivere nel paragrafo precedente, cerca di arricchire questo con progetti svolti e dati che potrebbero essere utili al fine di ottenere il lavoro desiderato.
Per semplicità, diamo uno sguardo all’esempio che segue legato alla formazione:
Le competenze
Le abilità o competenze non sono altro che parole chiave che riassumono perfettamente ciò che sai fare. Si dividono in due rami:
- Hard Skills: sono abilità tangibili e misurabili tramite un titolo di studio o un test. Sono strettamente legate alla professione del candidato;
- Soft Skills: sono più difficili da individuare, perché sono legate alla personalità del candidato ed al modo con cui si approccia al mondo del lavoro.
Proviamo a vedere quali potrebbero essere le abilità dell’autista o del camionista.
Hard Skills
- Imbracatura carichi,
- Norme della circolazione stradale,
- Norme del trasporto merci alimentari,
- Riparazioni meccaniche,
- Abilità logistica,
- Manutenzione ordinaria e straordinaria al mezzo di trasporto,
- Trasporto passeggeri,
- Padronanza del veicolo in fase di guida,
- Capacità di utilizzo di carrelli elevatori,
- Conoscenza delle tecniche di primo soccorso,
- Capacità di compilare i documenti di trasporto,
- Abilità nella lettura delle mappe geografiche,
- Coordinazione occhio-mano,
- Assistenza in caso di malore o una richiesta speciale,
- Noleggio con conducente,
- Trasporti speciali,
- Capacità di arrivare a destinazione in orario,
- Autobus di linea,
- Bus urbani,
- Autobus extraurbani,
- Propensione per il viaggio in camion,
- Inglese,
- Francese,
- Spagnolo.
Soft Skills
- Puntualità
- Affidabilità
- Problem-solving,
- Propensione verso attività ad alto carico di stress,
- Capacità di mantenere l’attenzione a lungo,
- Flessibilità.
Suggerimenti utili per un CV perfetto
Riassumendo quanto detto in questo articolo guida, per realizzare un CV da autista perfetto dovrai:
- Scegliere un design che sia semplice e valorizzi il contenuto del CV,
- Optare per un formato che metta in evidenza le tue qualità e le tue competenze,
- Strutturare il documento di modo da separare le varie sezioni,
- Non superare mai tre/quattro righe per ogni informazione inserita,
- Inserire al più tre/quattro eventi per sezione,
- Evitare errori grammaticali e di testo.
Senza dimenticare di realizzare una lettera di presentazione per ogni candidatura che invierai, come spiegato nelle prossime righe.
La lettera di presentazione
La lettera di presentazione è un documento formale nel quale ciascun candidato deve indicare:
- Motivazioni alla scelta,
- Valore aggiunto che il candidato potrebbe dare all’azienda,
- Interesse per l’azienda,
- Obiettivi professionali.
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