Curriculum da ingegnere meccanico: guida completa alla stesura con esempi
Il curriculum da ingegnere meccanico è un documento personale formale nel quale riassumere la propria esperienza professionale, nonché il proprio percorso formativo e le proprie competenze. In questa guida pratica su come scrivere un curriculum da ingegnere meccanico di alta qualità, ti metteremo subito all’opera, perché troverai numerosi esempi che ti aiuteranno a sviluppare, passo dopo passo, una carta d’identità professionale in maniera corretta ed in totale autonomia.
Quindi, prepara subito carta e penna, perché avrai molte cose da appuntare per realizzare un documento che avveri tutti i tuoi desideri e gli sforzi fatti dopo la scelta del tuo campo di studio.
Esempio di CV ingegnere meccanico
Antonio Rossi
Ingegnere Meccanico
329 329 1210
Milano, Italia
antonio.rossi95@gmail.com
LinkedIn: Antonio-Rossi95
Sito web: antonio-rossi.com
Profilo Professionale
Ingegnere meccanico con 1 anno e mezzo di esperienza nell’ambito della progettazione di sistemi meccanici e tecnologici in materia di innovazione del prodotto. Mi ritengo una persona curiosa, precisa e versatile, amante dello sviluppo 2D e 3D (tramite utilizzo di software quali: AutoCAD ed Autodesk). Sono molto puntuale e preciso, mi piace pianificare e rispettare le scadenze, ho un grande spirito di squadra e, se serve, iniziativa.
Esperienza Lavorativa
Apprendista Ingegnere Meccanico presso “Diamond”, Milano (Italia)
Luglio 2020 – in corso
Obiettivi raggiunti:
- Partecipazione all’attività di progettazione in 2D e 3D con AutoCAD,
- Gestione, monitoraggio, stima e rivalutazione dei costi di progetto e verifica della parte documentale,
- Coordinamento dei vari aspetti tecnici e tecnologici in conformità alle specifiche contrattuali.
Istruzione
Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Milano, Milano (Italia)
Ottobre 2018 – Luglio 2020
Obiettivi raggiunti:
- Tesi di Laurea in “Modeling of a pneumatic device with variable stiffness for gripping hands”, valutazione complessiva: 100/110.
Competenze
Problem-solving, AutoCAD 2D, AutoCAD 3D, Autodesk Inventor, Progettazione meccanica e modellazione, Pensiero analitico, Pensiero critico, Mindset creativo, Lavoro in team, Leadership
Certificazioni
Inglese B2 (scritto e parlato), Politecnico di Milano, Milano – Maggio 2020
Chi è e cosa fa l’ing. meccanico
L’ingegnere meccanico è una delle professioni più ricercate in Italia; basti pensare a tutte le filiere presenti nelle regioni del nord Italia, è chiaro che trovare un lavoro dopo la laurea ha una probabilità piuttosto alta. Vista l’alta domanda e visto l’impegno necessario, è chiaro che anche lo stipendio mensile è superiore alla media Italiana, ma di questo parleremo nel prossimo paragrafo.
Ma di cosa si occupa realmente l’ingegnere meccanico? In linea generale, possiamo dire che questa branca dell’ingegneria si occupa di studiare, progettare e sviluppare e sistemare macchinari e sistemi meccanici. Va detto che queste macchine e sistemi sono impiegati in diversi settori, come quello che va dalla meccatronica alle nanotecnologie, senza dimenticare il settore aerospaziale ed il settore manifatturiero.

Per questo motivo, è possibile specializzarsi in un determinato settore, in quanto c’è molta domanda.
Per diventare un ingegnere meccanico è necessario svolgere una laurea triennale (ossia, di tre anni) in ingegneria meccanica (o in un indirizzo affine), dove saranno presenti le classiche materie che si trovano in tutti i corsi di ingegneria (come fisica, analisi matematica, algebra ed informatica), per poi proseguire con la magistrale (di due anni) sempre in ingegneria meccanica.
Tieni presente che per essere un vero ing. è necessario fare la magistrale e fare l’esame di stato. Nel caso in cui uno studente non voglia proseguire con la magistrale, con una triennale otterrà il titolo di “Dottore in Ing. Meccanica” (che, comunque, è sempre un gran vantaggio!).
Lo stipendio medio dell'ingegnere meccanico in Italia
Secondo degli studi, un ingegnere meccanico in Italia prende in media 37.500€ lordi all’anno (circa 2.900€ lordi al mese, contando la tredicesima).
Per gli ingegneri meccanici alle prime armi, lo stipendio parte dai 20.000€ lordi l’anno (circa 1.500€ lordi al mese, contando la tredicesima), mentre un senior parte dai 74.000€ lordi l’anno (circa 5.700€ lordi al mese, contando la tredicesima).
Numeri che sono certamente discutibili rispetto agli stipendi di un ingegnere meccanico, sia esso senior o entry level, in altri paesi europei.
Gli sbocchi professionali di un ing. meccanico
Una persona che ha conseguito degli studi in ingegneria meccanica, tra i tanti sbocchi professionali e mansioni, può lavorare nei seguenti ambienti:
- Industrie che progettano, sviluppano, producono, controllano, sistemano e si occupano in toto di macchinari e sistemi meccanici, metallurgici o elettromeccanici;
- Industrie che si occupano della produzione di veicoli (di qualsiasi tipo);
- Enti che si occupano di convertire l’energia;
- Società di consulenza in ambito industriale;
- Enti pubblici in funzioni di tipo tecnico.
Ma questi ambiti occupazionali non sono gli unici, in quanto un ingegnere meccanico può anche intraprendere la strada del libero professionista e molto altro ancora.
Come scrivere un buon CV da ing. meccanico?
Difficilmente è possibile ottenere un buon risultato se si parte di getto a scrivere ed inserire dati alla “bell’e meglio”, per questo motivo è importante avere delle linee guida da seguire ed evitare l’effetto “improvvisato”.

Per realizzare un biglietto da visita professionale che sia di livello, è importante tenere bene a mente le quattro regole che ti illustreremo in seguito.
Quattro regole infallibili per realizzare un buon CV
Quattro aspetti da considerare e su cui basarsi per costruire il proprio curriculum vitae sono:
- Struttura,
- Formato,
- Design,
- Correttezza.
Andiamo ad analizzare ciascuna di queste regole più nel dettaglio.
La Struttura
La struttura rappresenta i diversi elementi che costituiscono un prodotto, sia esso un CV o, ad esempio, un edificio. Nel caso del curriculum, quando si parla di struttura ci si riferisce alla disposizione delle informazioni ed il modo con cui queste vengono esposte.
Il Formato
Il formato è un aspetto legato alle informazioni, poiché è un indicatore che dice come devono essere distribuiti i dati. Esistono diversi formati per disporre le informazioni ed in base all’esperienza di una persona, ne va scelto uno piuttosto che un altro ed è da applicare per tutto il documento.
I tre formati principali con cui realizzare un CV sono:
- Ordine cronologico inverso,
- Ibrido,
- Funzionale.
Il primo formato è il più apprezzato dalle risorse umane e dai datori di lavoro, perché permette loro di scoprire ciò che è stato fatto più di recente da parte di un candidato; infatti, vengono inserite le informazioni partendo dagli eventi più recenti (sia per l’istruzione che per l’esperienza lavorativa) e, via via verso il basso, si passa a quelli meno importanti.
Il formato ibrido è particolarmente indicato per coloro che hanno dei periodi di inattività, perché vengono messe in luce le capacità e qualità del candidato, a discapito del periodo in cui queste sono state apprese.
Infine, il formato funzionale è un mix tra il primo ed il secondo.
Fai attenzione che una volta scelto un formato, dovrai utilizzarlo per tutte le informazioni che inserirai nel documento e per ciascuna sezione, ti consigliamo di non inserire più di due o tre eventi.
Il Design
Consiste nello stile o aspetto estetico del curriculum e qui non possiamo darti molte dritte, in quanto dipende tutto dal tuo gusto personale. Tuttavia, ti consigliamo di scegliere un design pulito e semplice, privo di elementi decorativi superflui, che altrimenti distoglierebbe l’attenzione del lettore dall’obiettivo del CV.

La Correttezza
Infine, parliamo di correttezza. Con il termine “correttezza” ci si può riferire a molte cose, ma noi intendiamo:
- La correttezza delle informazioni inserite,
- La correttezza lessicale con cui vengono scritte le informazioni inserite nel CV.
Quindi, cerca di essere preciso ed inserire solo fatti realmente accaduti. Inoltre, evita di commettere errori grammaticali o di concetto: per evitare ciò, una volta scritto il CV, prova a farlo leggere ad uno o più amici, piuttosto che ad un tuo parente, e chiedigli se ci sono errori da correggere.
In questo modo eviterai una brutta figura!
Le sezioni del CV da ingegnere meccanico
Andiamo ora ad analizzare le diverse sezioni del curriculum da ingegnere meccanico. Un CV è possibile suddividerlo nelle seguenti sezioni:
- Introduzione,
- Profilo Professionale,
- Esperienza Lavorativa,
- Formazione ed Istruzione Scolastica,
- Competenze ed abilità.
Oltre a queste sezioni di cui discuteremo nel dettaglio nelle prossime righe, se ti avanza spazio (p.es. se sei uno studente che ha appena terminato gli studi e non hai molto da aggiungere nella sezione dedicata all’esperienza lavorativa) potresti aggiungere anche i tuoi interesse personali ed eventuali certificazioni acquisite.
Guardiamo degli esempi concreti a ciascuna di queste sezioni, di modo che tu possa procedere in autonomia.
L'introduzione del cv ingegnere meccanico
Nel paragrafo denominato “Introduzione” vanno inseriti i propri dati personali e tutte quelle informazioni che rispondono alle seguenti domande:
- Chi sei,
- Cosa fai,
- Dove posso trovarti/come posso contattarti (metodi di contatto).
Le risposte che meglio rispondono a queste tre domande sono:
- Nome e cognome,
- Professione,
- Luogo in cui ti trovi ora,
- Metodi di contatto.
Guardiamo due modelli di esempio corretto ed un modello sbagliato di introduzione del CV da ing. meccanico.

Il profilo professionale
Nel profilo professionale dovrai riassumere brevemente (in tre o quattro righe) di cosa ti occupi e le tue competenze professionali (sia hard che soft skills). Diamo un’occhiata al seguente esempio.
Le esperienze lavorative dell'ing. meccanico
Nel profilo professionale dovrai riassumere brevemente (in tre o quattro righe) di cosa ti occupi e le tue competenze professionali (sia hard che soft skills). Diamo un’occhiata al seguente esempio.
Le esperienze lavorative dell’ing. meccanico
Nel caso in cui tu abbia già esperienza, una delle sezioni che salterà subito all’occhio sarà quella legata alle esperienze lavorative. In particolare, per ciascun ruolo lavorativo ricoperto dovrai indicare:
- Ruolo svolto,
- Nome e sede dell’azienda per cui hai lavorato,
- Periodo di lavoro,
- Traguardi raggiunti e conoscenza acquisita.
Per rendere più chiara la comprensione di questa sezione, diamo un’occhiata all’esempio che segue:
La formazione ed istruzione scolastica
Analogamente a quanto svolto per l’esperienza lavorativa, è necessario dedicare un paragrafo ai propri studi ed alla propria formazione. Per ciascun titolo di studio acquisito, dovrai indicare:
- Nome del titolo di studio,
- Luogo (scuola o ateneo) in cui hai conseguito il titolo,
- Anno e mese di conseguimento titolo,
- Breve descrizione di quanto svolto (p.es. progetti particolarmente importanti) ed appreso,
- Voto complessivo, nel caso in cui tu ne vada particolarmente orgoglioso.
Guardiamo il modello di esempio che segue, per avere un’idea più chiara e precisa di cosa scrivere in questa sezione:

Competenze ed abilità
Le competenze (o abilità) sono delle “parole chiave” che definiscono ciò che sai fare ed il modo con cui ti approcci al lavoro. Esistono ben due rami di competenze:
- Hard Skills, che rappresentano le competenze tangibili e che possono essere misurate (ad esempio con un test o un titolo di studio),
- Soft Skills, sono più difficili da individuare e rappresentano il tuo modo di lavorare, pensare essere e di come ti approcci ad eventuali problematiche o difficoltà sul lavoro.
Per rendere meglio l’idea, ecco alcune tipologie di parole chiave relative ad hard e soft skills che potrebbe avere un ing. meccanico.
Hard Skills
- Elementi di idraulica e termodinamica,
- Tecniche di collaudo per impianti di climatizzazione,
- Sistemi di distribuzione e controllo dei fluidi,
- Disegno tecnico,
- Progettazione meccanica e modellazione,
- SolidWorks,
- Autodesk,
- Inventor,
- AutoCAD,
- Suite Cad.
Soft Skills
- Problem-solving,
- Pensiero analitico,
- Capacità di lavorare sotto stress,
- Propensione al lavoro in team e capacità di collaborazione con un gran numero di persone,
- Curiosità,
- Capacità di aiutare i clienti,
- Precisione,
- Capacità di gestire gli imprevisti.
Suggerimenti utili per un CV perfetto
Proviamo ora a riassumere quanto detto in questa guida pratica, di modo che tu possa fissare dei punti chiave:
- Definisci struttura, formato e design, prima di partire a scrivere i contenuti del CV;
- Non superare mai tre/quattro righe di testo per ogni informazione inserita;
- Evita gli errori grammaticali e di testo;
- Realizza una lettera di presentazione per ogni candidatura che invierai;
- Se è il tuo primo curriculum da ingegnere meccanico, rifletti a fondo su quelle che potrebbero essere le tue soft skills, vista l’esperienza pregressa;
- Inserisci il tuo livello di competenza nei diversi ambiti di conoscenza che inserisci nel documento.
Infine, prima di realizzare il curriculum, pensa alle informazioni da inserire e cerca di valorizzarle; in questo modo, darai valore alla tua persona, alle tue conoscenze ed al percorso che hai fatto sino ad ora (che non è stato affatto semplice!).
La lettera di presentazione
La lettera di presentazione (o “cover letter”) è un documento formale da realizzare per ogni candidatura che hai intenzione di inviare. Si tratta di un documento unico ed indirizzato alla azienda a cui ti vuoi candidare.
Al suo interno dovrai indicare:
- Motivazioni che ti spingono a candidarti per quel determinato impiego,
- Valore aggiunto e contributo che potresti dare all’azienda,
- Interesse per quella particolare azienda,
- Obiettivi professionali.
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